come creare landing page efficace

Come creare una landing page efficace?

Si sente tanto parlare di landing page e della necessità di usarle per realizzare campagne di web marketing vincenti: ma cos’è esattamente una landing page? A cosa serve? E come creare una landing page (davvero) efficace?

Ti spiego tutto in questo blog post!

Cos’è una landing page?

Landing page significa letteralmente “pagina di atterraggio”. È il cuore pulsante di ogni strategia di web marketing, il luogo dove avviene la magia, la “terra di mezzo” del content marketing, raggiungibile tramite i social network, Google oppure una DEM. In definitiva, la landing page è uno spazio interamente dedicato alla conversione.

Non si tratta di una normale pagina web, al contrario: una landing page (che converte) è una pagina semplice, contenente pochi e necessari elementi strutturati in modo da far compiere all’utente l’azione da noi desiderata, saggiamente combinati con tecniche di persuasione e tecniche di vendita online.

Landing page: a cosa serve?

L’obiettivo di una landing page è solo uno: convertire. Una landing page che non genera un ritorno diretto (e misurabile) dall’azione compiuta dall’utente, non è una landing page.

Nello specifico, una landing page serve a:

  • Vendere un prodotto o servizio
  • Spingere l’utente a iscriversi alla newsletter
  • Raccogliere contatti di potenziali clienti interessati a un determinato prodotto o servizio
  • Lanciare sul mercato un nuovo prodotto
  • Invogliare l’utente a fissare un appuntamento in sede, richiedere una consulenza, o ancora richiedere informazioni sul prodotto o servizio pubblicizzato

Quanti tipi di landing page ci sono?

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Tipi di landing page

Esistono 3 principali tipologie di landing page, distinte in base all’obiettivo per cui vengono create:

  • Landing page click through: è un tipo di pagina di atterraggio che ha l’obiettivo di fornire informazioni aggiuntive sul prodotto o servizio che stiamo offrendo. Non contiene form di registrazione ed è spesso usata come anello di congiunzione tra un annuncio e il carrello dell’e-commerce.
  • Landing page lead capture: è un tipo di pagina di atterraggio che serve a generare nuovi contatti, da trasformare poi in (abituali) clienti. Contiene sempre un lead magnet (un dono di alto interesse per l’utente) e un form da compilare con i propri dati (generalmente Nome, Cognome, email o numero di cellulare).
  • Infomercial landing page (o long form landing page): è un tipo di pagina di atterraggio molto lunga, ricca di informazioni commerciali, offerte promozionali, codici sconto, testimonianze, cospiqui vantaggi, imperdibili “ultime occasioni” e CTA. L’obiettivo di una infomercial landing page è quello di vendere, quindi sono imprescindibili doti persuasive e abilità di storytelling aziendale.

5 caratteristiche di una landing page efficace

Una landing page efficace è:

#1. Chiara

Offri al visitatore una value proposition chiara fin da subito in una landing page con poco testo e molti spazi bianchi; hai circa 8 secondi di tempo per conquistalo: muri ( e fiumi 🙂 ) di parole lo faranno fuggire a gambe levate subito dopo il click.

#2. Usabile

In quanto tempo carica la tua pagina di atterraggio? Un’attesa di oltre 3 secondi è la garanzia della perdita dell’utente.

Per creare una landing page usabile devi sempre:

  • Ricordare di ottimizzare le immagini
  • Evitare di includere tutto ciò che è superfluo
  • Testare la velocità di caricamento da tutti i device a tua disposizione

#3. Suggestiva

Ormai è un dato di fatto: nel marketing di oggi è l’emozione a vincere sull’utilità. E una landing page efficace deve essere (anche) in grado di fare questo: toccare le corde più profonde del cuore e attivare i sensi del visitatore.

Nella tua landing page efficace non dimenticare mai di:

  • Stimolare l’immedesimazione: aiutati con video e immagini che mostrano l’uso del prodotto nella quotidianità; richiama alla mente dell’utente il controverso problema da risolvere, poi offri subito la soluzione.
  • Scegliere saggiamente font e colori: innanzitutto definisci i colori in base all’emozione che vuoi suscitare; poi decidi quale font usare: non deve essere arzigogolato. In fine verifica il contrasto tra testo e sfondo.

#4. Rassicurante

Una landing page degna di tal nome deve essere anche in grado di rassicurare l’utente.

  • Usa la tecnica della riprova sociale per invogliare il visitatore a compiere l’azione da te desiderata: inserisci una sezione con le recensioni di clienti e aziende che hanno provato il prodotto o servizio ottenendo i risultati promessi.
  • Inserisci elementi di contatto: numeri di telefono, indirizzi email, link di assistenza, live chat. Tutto quello che ritieni opportuno a riprova dell’affidabilità dell’azienda.

#5. Equilibrata

Non esiste la lunghezza ideale per il copy di una landing page. Tutto dipende dall’obiettivo che vuoi raggiungere: se devi raccogliere lead, un copy corto può andar bene; lo stesso se stai cercando di ottenere una richiesta di informazioni. Al contrario, per la richiesta di un pagamento, dettagliare può fare la differenza (soprattutto se si tratta di un brand ancora poco noto).

Progettare una landing page: il metodo AIDA

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Modello AIDA

AIDA è l’acronimo di Attention – Interest – Desire – Action e rappresenta alla perfezione il percorso da seguire per mantenere la coerenza e la logica sequenziale di cui la landing page necessita per risultare convincente.

Quindi, cosa devi fare per progettare una landing page che converte?

  1. Attirare l’attenzione: comunica fin da subito la USP (unique selling proposition)
  2. Generare interesse: spiega i vantaggi del prodotto o servizio offerto
  3. Suscitare un desiderio: enfatizza i benefit del prodotto o servizio
  4. Attivare l’azione: integra una CTA unica e persuasiva

Come costruire una landing page di successo in 8 step

Adesso che conosci la teoria, puoi dedicarti alla pratica e costruire la tua landing page di successo. Fallo seguendo questi 8 step:

#1. Scrivi un titolo accattivante

È una regola valida per ogni tipo di testo. Hai pochi secondi per attirare l’attenzione dell’utente e convincerlo a leggere, perciò scrivi un titolo persuasivo (contenente power words e parole persuasive), che faccia comprendere fin da subito al lettore cosa troverà nella landing page. Lascia perdere i giochi di parole e i titoli creativi, sii specifico e diretto, evidenzia il vantaggio che il lettore potrà ricavare dal prodotto o servizio pubblicizzato: è quello che gli interessa.

#2. Aggiungi un sottotitolo

Non sempre. Aggiungi un sottotitolo solo nel caso in cui ritieni che il titolo della landing page abbia bisogno di più specificità. Non tutto si può dire in pochi caratteri: usa questa sezione per aggiungere informazioni che esaltino ulteriormente il vantaggio del prodotto o servizio offerto e per far capire al lettore che leggere la tua landing page non è una perdita di tempo.

#3. Arricchisci con un’immagine o un video

I video sono sempre il visual più efficace, ma, se non sei un esperto di montaggio, va bene anche un’immagine. Purché sia convincente, in linea con il titolo e il copy della tua landing page. Anche qui: metti in risalto i benefici del prodotto o servizio offerto.

#4. Definisci il copy della landing page

Essere prolissi non paga mai: si rischia di annoiare il lettore e perdere un’opportunità di conversione. Scrivi un copy semplice, non usare due parole dove può bastarne una, ma allo stesso tempo non risparmiarti se il messaggio senza quella parola in più potrebbe essere frainteso. Approfondisci la promessa del titolo con informazioni aggiuntive: prima quelle più importanti, poi le secondarie.

#5. Includi una call-to-action

Vuoi vendere? Vuoi ottenere un click? Vuoi acquisire nuovi lead? Allora devi inserire nella landing page una call-to-action, che sia:

  • Specifica: no all’effetto sorpresa. Fai subito capire al lettore cosa otterrà dal suo click.
  • Persuasiva: metti in risalto il benefit e stimola l’azione facendo ricorso a tecniche di neuromarketing come l’effetto scarsità e l’urgenza.
  • A “risparmio energetico”: “contattaci”, “clicca qui”, “scrivici”, “iscriviti” sono CTA che suscitano affaticamento. Formule come “Ricevi in regalo” e “Ottieni di più” sono più efficaci perché evidenziano un vantaggio e danno l’idea che siamo noi a compiere l’azione.

#6. Dedica uno spazio della landing page alle recensioni

L’abbiamo detto: una landing page efficace deve essere rassicurante, per cui non puoi assolutamente dimenticare di dedicare uno spazio a recensioni, video testimonianze e opinioni di esperti del settore. Questo è utile soprattutto quando devi vendere un prodotto costoso.

#7. Inserisci un claim rafforzativo

Una frase breve che mantenga alta l’attenzione del lettore, preferibilmente accompagnata da poche immagini del prodotto o servizio in azione (3 è il numero perfetto) e una lista di benefici e funzioni aggiuntive associate al benefit.

#8. Non dimenticarti del footer

Pochi, indispensabili elementi a comporre il footer della tua landing page:

  • Logo
  • Nome dell’azienda
  • Canali social su cui è possibile raggiungerla

Landing page: 3 errori tipici da evitare

Cosa devi assolutamente evitare di fare quando decidi di costruire una landing page?

#1. Portare traffico da una pubblicità alla homepage

Le homepage sono pagine dense di informazioni che potrebbero distrarre il lettore e allontanarti dal raggiungere il tuo obiettivo. Per questo è importante progettare una landing page specifica, costruita ad hoc sull’obiettivo prefissato. Un obiettivo unico, raggiungibile, misurabile.

#2. Creare collegamenti esterni

Una landing page efficace non contiene nulla che non sia funzionale all’obiettivo che vogliamo raggiungere. Niente elementi di distrazione e neppure collegamenti esterni: il lettore potrà conoscere tutti i prodotti e servizi che l’azienda offre frugando nel sito in un secondo momento.

#3. Integrare troppi campi nel form della landing page

Less is more: quando strutturi il form della landing page, assicurati di non inserire troppi campi obbligatori. Limitati a richiedere Nome, Cognome, email o numero di cellulare. L’importante è agganciare il visitatore, tutto il resto verrà da sé.

4 best practices per creare landing page che convertono

E cosa devi assolutamente fare quando decidi di costruire una landing page?

#1. Ottimizzare la landing page per la SEO

Il tuo obiettivo potrebbe non essere quello di farti raggiungere tramite i motori di ricerca, ma se ci riesci tanto meglio perché le probabilità di conversione aumentano con la probabilità di essere trovato da visitatori in target. Assicurati quindi di inserire le keyword nel titolo, nel testo della landing page e anche nelle immagini.

#2. Collegare la landing page a Google Analytics

Usare Google Analytics ti permette di monitorare:

  1. Frequenza di rimbalzo: quante persone lasciano la landing page senza compiere azioni?
  2. Visualizzazioni: quante volte la landing page è stata visualizzata?
  3. Tempo medio di permanenza: quanto a lungo i visitatori si trattengono sulla landing page?
  4. Conversioni: quanti visitatori hanno compiuto l’azione desiderata?

Queste sono metriche che ti consentono di prendere decisioni sulla base del comportamento degli utenti anziché sul tuo istinto, quindi collega la landing page a Google Analytics e ottimizza con consapevolezza.

#3. Usare il remarketing

Con il remarketing puoi raggiungere gli utenti che hanno manifestato interesse per il prodotto o servizio pubblicizzato: il percorso alla conversione non è più lineare, quindi stuzzica l’utente, ricordagli che ci sei, sii convincente e riconducilo a te.

#4. Testare e testare ancora!

Non tormentarti se la landing page non converte. Testa diverse combinazioni di copy e immagini, design e colori. Google Analytics e tool come HotJare e Heat Map per WordPress (ha anche una versione free!) ti aiutano a capire dove il percorso del visitatore si interrompe ed è necessario intervenire.


Fine del viaggio. 🙂

Hai consigli da aggiungere? Scrivili nei commenti! E se ritieni utile la mia guida per creare landing page che convertono, condividila con qualcuno che potrebbe averne bisogno.


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